Chirurgia refrattiva
Che cos’è la PRK ?
La cheratectomia fotorefrattiva ( PRK ) usa il laser eccimeri per levigare la superficie della cornea, al contrario della LASIK che leviga nello spessore corneale.
La PRK è particolarmente utile per trattare la miopia di grado lieve o medio, l’ipermetropia e l’astigmatismo. E’ la procedura di scelta per i pazienti che presentano un ridotto spessore corneale, alcune distrofie corneali, cicatrici corneali o che soffrono di erosioni corneali ricorrenti. Con la PRK dapprima viene rimosso l’epitelio corneale che è lo strato più superficiale della cornea, poi il laser eccimeri viene usato sulla cornea per asportare una piccola quantità di tessuto corrispondente al grado di difetto visivo da correggere. Alla fine viene applicata una lente a contatto morbida come bendaggio, che verrà tenuta dopo il trattamento per 3 – 5 giorni, il tempo in cui si rigenera completamente l’epitelio corneale. In questo primo periodo il paziente può presentare lieve o moderato dolore e annebbiamento visivo che scompariranno nei giorni successivi. Nei primi mesi dopo l’intervento spesso è necessario l’uso di colliri per modulare la risposta cicatriziale corneale.
Che cos’è la LASEK?
La laser cheratomileusi epiteliale ( LASEK ) è una modifica della cheratectomia fotorefrattiva ( PRK ).
Questa procedura inizia con lo scollamento e spostamento da un lato dell’epitelio corneale, lo strato più esterno della cornea che però non viene asportato come nella PRK; viene quindi usato il laser eccimeri per levigare la superficie corneale e correggere il difetto visivo; infine l’epitelio corneale è ridisteso sulla cornea nella posizione originaria. Si applica poi una lente a contatto morbida che rimarrà in sede per 3 – 5 giorni.
Il recupero visivo di solito è più rapido con la LASEK rispetto alla PRK e immediatamente dopo l’intervento il paziente ha meno dolore e minore annebbiamento visivo.
Che cos’è la LASIK?
La laser in situ cheratomileusi ( LASIK ) è la combinazione di due differenti procedure. La prima è creare un lembo corneale; la seconda è levigare la cornea con il laser eccimeri sotto il lembo creato precedentemente. Nella prima fase il chirurgo usa uno strumento chiamato microcheratomo per creare un lembo corneale che viene sollevato e piegato, rimanendo attaccato da un lato alla cornea.
Dopo l’esecuzione del laser eccimieri per correggere il difetto visivo, il lembo corneale viene riposizionato e rimane in sede senza bisogno di essere suturato. Il recupero visivo è più rapido che con la PRK e la LASEK e il dolore praticamente assente.
La LASIK può trattare la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo.
Prima di eseguire questa tecnica è indispensabile misurare lo spessore corneale con la pachimetria e fare una topografia corneale per controllare la regolarità della cornea.
Che cos’è la FEMTOLASIK?
La femtolasik è una nuova tecnica LASIK in cui tutta la procedura viene eseguita con il laser.
Il lembo corneale è creato con il laser femtosecondi poi, sollevato il lembo, si esegue la correzione del difetto visivo con il laser eccimeri.
La precisione con il laser femtosecondi è maggiore che con il microcheratomo che si usa nella lasik tradizionale.
Il recupero visivo è immediato e non c’è dolore dopo il trattamento laser.
Attualmente la femtolasik è il trattamento di prima scelta per la correzione dei difetti refrattivi (miopia,ipermetropia e astigmatismo)
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